La mostra, la prima monografica dedicata a Leopoldo Metlicovitz, ha esposto, nelle due  sedi triestine, oltre 70 manifesti e una cospicua raccolta di grafica “minore”. L’identità visiva della mostra è stata articolata su due elementi: un’immagine testimoniale (imposta dal curatore) tratta da un manifesto del 1910 e il logotipo “METLICOVITZ L’ARTE DEL DESIDERIO”, declinato in due versioni. 
Il logotipo nasce dall’analisi dell’elemento tipografico dei manifesti. 
Secondo la tradizione catellonistica Art Noveau, il ruolo della tipografia risulta defilato rispetto alla preponderante centralità dell’illustrazione. 
Secondario ma accuratissima sotto l’aspetto compositivo. Qui la ricca liberalità del tratto  si coniuga all’ordine ortogonale dei testi grazie  a un fantasioso repertorio di abilità calligrafiche (riduzioni, accorpamenti, compressioni, glifi, politipi). 
Il logotipo è stato realizzato guardando  a quelle soluzioni tipografiche. Non nel tratto  ma nello spirito, che include tanto le simmetrie quanto i guizzi libertari. 

altri progetti a caso

Back to Top