Luce di uve è una linea di grappe monovitigno, di fascia media, destinata alla mescita e alla vendita nella grande distribuzione. Cercando, di dare forma visibile a un nome dalla forte carica evocativa ma dal significato piuttosto vago, le tre proposte utilizzano la medesima sollecitazione progettuale. Ovvero l’interazione tra la luce, il lettering, il vetro e la grappa, considerata qui nelle sue caratteristiche di purezza e trasparenza. Pensando all’etichetta come insieme non gerarchico di supporto e di contenuti stampati, abbiamo cercato di coinvolgere la materialità dell’etichetta stessa nella costruzione del senso. La metafora implicita nel nome “Luce di uve”, è stata restituita, perciò, considerando i diversi effetti di opacità resi possibili dalle lavorazioni tipografiche (vernici, stampa bifacciale, fustelle). Ciò ha permesso di evitare eccessivi carichi iconografici e, al contempo ha trasformato il supporto di stampa da componente neutra e passiva a elemento centrale di progetto. Nello specifico la prima proposta intende a restituire gli effetti del controluce attraverso la stampa di parte del logotipo con inchiostro nero e parte con vernice trasparente. La seconda prevede la stampa parziale del logotipo su entrambi i lati dell’etichetta di modo che l’intero si componga in virtù della semitrasparenza della carta. La terza intaglia sull’altezza dell’etichetta il monogramma “L” e, sempre con intagli, riproduce la volta celeste così come appare alla latitudine della città di Cividale.

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